Lo splendido portale rinascimentale prese il nome di Porta degli Svizzeri in XVII secolo, quando il marito di Maria Teresa, l'imperatore Stephan von Lothringer, istituì una guardia svizzera come il Papa.
La porta stessa fu ricostruita già sotto l‘imperatore Ferdinando I., che era il fratello del Carlo V., ed fu il portale d'ingresso per le carrozze nel vecchio castello. In fronte della porta fu anche un ponte levatoio. Le guide della catena dei ponti levatoi come anche la traccia del vecchio fossato del castello a fortezza sono ancora oggi visibili.
Questo magnifico portale rinascimentale è opera del pittore, scalpellino e costruttore di fortezze Pietro Ferrabosco e fu costruito nel 1552 in solo un anno in stile di antico tempio, due decenni prima dell'inizio dei lavori per Amalienburg.
Pietro Ferrabosco era un italiano del nord che era un costruttore di fortezze famoso, ed egli era conosciuto anche a Vienna perché l‘imperatore Ferdinando I ha fatto rinnovare completamente le fortezze e le mura intorno a Vienna dopo la riuscita difesa degli Ottomani.
Sappiamo anche che l’imperatore Ferdinando I. ha fatto costruire un tesoro, una camera d'arte e delle meraviglie in Hofburg di Vienna, precisamente nella Porta degli Svizzeri.
Il portale era probabilmente la prima camera d'arte a nord delle Alpi, come vediamo nelle planimetrie che sono state ritrovate durante i lavori di ristrutturazione.
La camera d’arte si trova all'angolo dello Schweizertor in basso a sinistra, verso Michaelertrakt.
L’imperatore Ferdinando I. aveva la sua residenza a Vienna ed era un grande mecenate delle arti.
Sulla mappa della città di Bonifaz Wolumet, il portale si trova di fronte ai ponti circolari (chi sono dal centro della mappa un po' a destra).
La porta di rappresentanza era situata tra il castello (oggi Cortile degli Svizzeri) e il campo del torneo.
Il campo del torneo è oggi un cortile nello interno di Hofburg con la statua di Francesco II. / I. in fronte di ala Leopoldina e di Cancelleria del Reich e Amalienburg
Quindi il portale d'ingresso rinascimentale nel vecchio castello è stato nominato la Porta degli Svizzeri in XVIII secolo.
Dall'inizio del XVI. secolo era normale avere una guardia svizzera a molte corti reali europee perché gli svizzeri erano noti per le loro abilità marziali.
I duchi di Lorena avevano già una Guardia Svizzera con soldati del Canton Lucerna dal 1699. Ancora oggi si possono vedere molti soldati sui treni che circolano intorno a Luzern.
Il marito di Maria Teresa, Franz Stephan von Lothringen, aveva già una guardia svizzera di circa 100 uomini nel 1737 quando si recò a Firenze. La Guardia Svizzera era con egli nel 1745 per l'incoronazione imperiale a Frankfurt am Main, venne con lui a Vienna e dal novembre 1745 assunse la guardia in Hofburg.
Solo allora i nomi Schweizerhof (Cortile degli Svizzeri) e Schweizertor (La Porta degli Svizzeri) divennero comuni.
Nello Schweizer Tor c'è un ingresso a una sala comune dei soldati. I soldati avevano altri acquartieramenti a Vienna nel Freyung nel Palazzo del Conte Kaunitz e dalla metà del XVIII secolo nelle scuderie di corte nell'odierno Museums Quartier.
L‘imperatore Giuseppe II. sciolse la Guardia Svizzera durante le sue riforme nel 1767.
La maggior parte dei 173 soldati tornò in Svizzera. Tuttavia, alcuni custodirono vari castelli imperiali come guardie fino al 1781.
Un dipinto con la Porta degli Svizzeri si trova nella sala delle udienze dell'appartamento imperiale in Hofburg.
L’imperatore Ferdinando II., un vero credente cattolico, si sentì obbligato alla Riformazione e per questo fu assediato nel suo castello dall'esercito protestante. A quel tempo, l’imperatore Ferdinando II. non aveva né esercito né denaro e non poteva nemmeno contare sui cittadini viennesi a venire in suo aiuto perché loro erano già in maggior parte protestanti.
Durante l’assalto su castello, una delegazione di protestanti austriaci ha cercato di convincerlo ad accettare le loro richieste. All'improvviso risuonarono i trombettieri e poco dopo il calpestio di cavalli fuori nel cortile. Un reggimento di cavalleria del fratello di Ferdinando II., Leopoldo (von Tirol) era arrivato e aveva salvato il Kaiser all'ultimo minuto.
In alto è l'iscrizione dell'edificio su Ferdinando I. (fratello di Carlo V.) con i suoi titoli ufficiali di re romano-tedesco, re di Ungheria e Boemia, arciduca spagnolo e duca di Borgogna. Non era ancora imperatore, dunque al centro dell'Ordine del Toson d'Oro nello stemma l'aquila ha solo una testa.
I simboli dell'ordine del Toson d'Oro formano (come triglifi) con le metope pietrose rosso scuro il fregio tipico d‘un edificio al tempio antico.
© 2021 Nicoleta Schiel